Abbazie monasteri  Firenze

ABBAZIA SAN MINIATO AL MONTE

Fu costruita dai Cluniacensi nell’XI secolo. Dal 1373 è fissa dimora degli Olivetani, che vi risiedono ancora. E’ proprietà dello Stato Italiano. La Chiesa ha una facciata in marmi bicolori che formano una decorazione molto suggestiva. All’interno si trova un Presbiterio sopra una Cripta con pavimenti ad intarsi di marmo ed il soffitto con travi policrome. La Cappella del Crocifisso è opera di Michelozzo , gli sportelli di Agnolo Gaddi ed il decoro interno di Luca Della Robbia. Antonio Manetti ha disegnato la Cappella del Cardinale del Potogallo con i tondi di Luca e Andrea Della Robbia, mentre il sepolcro del Cardinale è di Antonio Rossellino . Le figure scolpite e i decori riempiono il pergamo. All’interno della Cripta troviamo affreschi di Taddeo Gaddi e l’Urna di san Miniato . Dalla Sacrestia si accede al Chiostro Maggiore che aveva affreschi di Paolo Uccello e Andrea del Castagno. Il Vespro in Canto Gregoriano viene celebrato nella Cripta della Chiesa. I soli uomini vengono accolti per esperienze spirituali. Di fronte alla Chiesa vi è un negozio con o prodotti dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.

ABBAZIA DI SANTA TRINITA’

Nell’XI secolo i Monaci si sono insediati nel complesso che hanno solo conservato in parte. Oggi possiedono solo quello che era il Noviziato, mentre il resto del complesso è adibito a scopi di pubblica utilità. Dell’Abbazia fa parte la Parrochia, nominata in una Bolla di Papa Lucio III diretta all’Abate di Santa Trinità Don Girolamo nel 1183. L’Abbazia miscela stile gotico e romanico con tre navate. Michelangelo si riferiva a questa Chiesa con la frase “Vado a sentir Messa dalla mia dama”. Vi sono notevoli e pregiate opere di artisti fiorentini del quattrocento: “Storie di Maria” di Lorenzo Monaco – “Cappella Sassetti” di Domenico Ghirlandaio- “Adorazione dei Pastori” di Domenico Ghirlandaio – “Tomba del Vescovo Benozzo Federighi” di Luca Della Robbia. Si può partecipare a cicli di conferenze storiche. Si può dormire su prenotazione data l’esiguità dei posti. I monaci preparano, fin dal 1780, prodotti medicinali – Elisir stomatico per digestione – Balsamo omogeneo antisettico – liquori giallo verde digestivi a base di timo ed erbe aromatiche secondo antiche ricetta.

CONVENTO DI SAN MARCO

Fu eretto nel 1299 dai Monaci Silvestrini nel luogo dove esisteva un Oratorio di Vallombrosani. La ristrutturazione rinascimentale fu voluta da Cosimo il Vecchio e dal fratello Lorenzo ed eseguita da Michelozzo .Tra gli altri collaborarono anche Beato Angelico e Fra Gerolamo Savonarola. Oggi è attiva la sola parte riservata al Museo, famoso nel mondo per gli affreschi di Beato Angelico. Nel Convento al piano terra: Chiostro di S.Antonio del Michelozzo – Ospizio dei Pellegrini con affresco del Beato Angelico – Sala del Lavabo con affreschi di Fra Bartolomeo e di Sogliani – Refettorio Grande con tavole dei Monaci – Sala Capitolare con la “Crocifissione” di Beato Angelico. Al primo piano: Celle del Dormitorio con affreschi di Beato Angelico tra cui l’Annunciazione – Biblioteca a tre navate su colonne joniche, con antifonari, salteri e codici miniati. All’inizio della scala si trova il Piccolo Refettorio con “L’Ultima Cena” del Ghirlandaio. Michelozzo ha disegnato il Chiostro di San Domenico con colonne joniche e volte a crociera e giardino. Accanto si trovano il Piccolo Chiostro dei Silvetrini e la Foresteria. L’interno della Chiesa è stato rivisto dal Silvani e dal Giambologna con una navata a croce latina. Vi è un crocifisso di scuola giottesca – un mosaico della Madonna Orante – un Ecce Homo in legno policromo – la cappella di S. Antonio del Giambologna . Periodicamente si tengono concerti di musica sacra e mostre d’arte. La Farmacia è ricca di prodotti medicinali, di cosmesi e amari a base di erbe e sostanze naturali.

LA CERTOSA DI FIRENZE

Sulla sommità del colle del Galluzzo vi è questa imponente costruzione realizzata da Nicolò Acciaiuoli , Gran Siniscalco del Regno di Napoli e Vicerè di Puglia, che l’affidò ai Certosini. I Certosini vi rimasero fino al 1957, quando la Chiesa fa affidata ai Cistercensi. Nel Palazzo Acciaiuoli, con architetture trecentesche, si trova: Pinacoteca con opere di Pontormo, Orazio Fidani e Billivert. La Chiesa di San Lorenzo, con colonnati ciechi, è divisa in due parti : Coro dei Monaci – Cripta con sepolcreto degli Acciaiuoli. Mentre il Colloquio dei Monaci è diventato luogo di riunione. Triduo e veglia pasquale in gregoriano. A Natale messa di mezzanotte. La farmacia è aperta tutto l’anno chiusura la domenica e il lunedì. Si produce: miele – creme – marmellate – liquori - profumi.

MONASTERO DI REGINA PACIS “VILLA LINDA“

Villa cinquecentesca nel verde delle colline fiesolane è centro di accoglienza e di preghiera. Ogni giorno le Monache celebrano la liturgia salmodiata. Si possono accogliere: singoli, famiglie, piccoli gruppi credenti e non, stranieri e italiani in camere singole e doppie con servizi.

MONASTERO DI SANTA MARIA DEL FIORE

Monastero costruito tra il 1350 e il 1360 da un certo Lapo per conto delle Romite di Fiesole che avevano ricevuto, dal Vescovo Sant’Andrea Corsini, la Regola di Sant’Agostino. Nel periodo napoleonico la Regola fu soppressa e nel 1817 vi si insediarono le Monache Benedettine. Nel 1938 la Chiesa fu elevata a Parrocchia. Nella Chiesa troviamo: il grande Crocifisso in legno – tela della Madonna del Rosario del seicento – quadro del pittore fiorentino Gaspare Martellini . All’interno della Clausura troviamo due Crocifissi, tele d’epoca ed un Chiostro del quattrocento. Nel lato sinistro della Chiesa si trova il corpo incorrotto della Beata Giustina. Si possono acquistare lavori di: ricamo, maglieria, miniature e legatoria di libri.

MONASTERO DI SANTA MARTA

Nel 1336 Lottieri di Davanzato de’ Davanzati fece costruire il Monastero per affidarlo alle Monache Benedettine. Distrutto nel 1529 da Carlo V, fu ricostruito dalla stessa famiglia Davanzati. Per le soppressioni napoleoniche fu abbandonato dal 1810 al 1815, ma già dal 1823 fu ripristinata la Clausura. Riportò molti danni durante la seconda guerra mondiale e, restaurato negli anni sessanta, è tornato ad essere un centro di spiritualità. Il Monastero ha una tipica struttura del cinquecento nell’atrio, nei Chiostri, con pozzi e cisterne. La Chiesa conserva un affresco di scuola giottesca ed un Crocifisso su legno sagomato di Lorenzo Monaco . La Foresteria è a disposizione per ritiri spirituali e di preghiera. Si possono trovare lavori di: legatoria di libri – ricami all’uncinetto – biancheria d’altare.