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"Il pittore-scenografo della Scala. La storia di Antonio Molinari" - Castellina Marittima (Pisa)
'Il pittore-scenografo della Scala. La storia di Antonio Molinari'
Direzione Artistica e Cura della Mostra
Raffaela Maria Sateriale e Roberto Russo
Curatore del diario inedito:
"L'Ideale raggiunto?" Roberto Russo
Con il Patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Pisa, in
collaborazione con la Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana,
il Comune di Castellina Marittima e la Coop. Caesar Onlus di Livorno
presentano la mostra 'Il pittore-scenografo della Scala. La storia di
Antonio Molinari', che sarà inaugurata il 7 luglio 2007 alle ore 18,00
presso l'Ecomuseo dell'Alabastro di Castellina Marittima in provincia di
Pisa.
Al centro dell'esposizione l’umanità e l’opera di Antonio Molinari (nato
a Bellinzona nel 1902 e morto a Milano nel 1995), nel cuore pittore e
per passione lavorativa scenografo della Scala di Milano fin dagli anni
’20 dello scorso secolo. La sua attività si svolse inoltre nei maggiori
teatri d’Italia e del mondo, guadagnando apprezzamenti e durature
amicizie con i più grandi esponenti dell’arte e della cultura. Verona,
Dresda, Berlino, Firenze, Johannesburg, Palermo, Parigi, Vienna, Milano,
Mosca, Napoli, Londra sono alcune delle sedi teatrali toccate
dall’attività del maestro, così come Pablo Picasso, Ida Rubinstein,
Arturo Toscanini, Giò Ponti, Salvatore Fiume, Franco Zeffirelli, Maria
Callas, Renato Guttuso, Dino Buzzati, Alberto Savinio e moltissimi altri
sono i personaggi che conobbe o con i quali collaborò e strinse
amicizia. Dal 1946 al 1962 Antonio Molinari fu pittore-scenografo del
Teatro alla Scala di Milano e subito dopo docente di scenotecnica e
scenografia all’Accademia di Brera (fino al 1973).
Ma il percorso biografico non fu da meno dell’esperienza ‘pubblica’: fu
convinto oppositore del regime a tal punto da dover sfuggire con
l’esilio volontario ai controlli e perquisizioni della polizia fascista.
Nel marzo del 1944 si recò in Austria a Vienna e là rimase fino al
maggio del 1945, quando l’Armata Rossa liberò la capitale austriaca. Di
questo lasso di tempo e di tutte le vicissitudini che attraversò, dei
personaggi che incontrò o di cui ebbe profonda conoscenza lasciò traccia
in un Diario finora inedito e intitolato ‘L’Ideale Raggiunto?’.
Testo avvincente e avventuroso e scritto all’epoca dei fatti, ripercorre
in maniera veridica le tragiche esperienze della guerra (il Lager di
Vienna, i bombardamenti alleati, la fame, i saccheggi, la solidarietà,
le atrocità naziste, la persecuzione degli Ebrei, i ricordi) e le
componenti politiche e sociali che condizionarono l’Europa e l’umanità
intera.
Un documento non solo personale ma soprattutto storico da cui escono
fuori nuovi particolari su argomenti di spessore politico, sociale e
culturale, ma soprattutto sulla maledizione della guerra e delle
sofferenze da essa cagionate. Riscoprire questo testo è riscoprire
l’anima di un vero italiano, che pur riconoscendo gli irreparabili
errori del Fascismo, cercò di affermare princìpi di uguaglianza e
umanità nelle persone che incontrò e con cui ebbe a che fare.
Non è un caso che il 1° maggio 1945 gli ufficiali dell’Armata Rossa lo
incaricassero di pronunciare il discorso agli Italiani presenti a Vienna
e che Antonio Molinari stesso si prodigasse per il rientro dei
compatrioti e altresì si applicasse alla salvaguardia delle opere d’arte
e dei documenti conservati presso l’Ambasciata d’Italia.
La pubblicazione di questo Diario, un documento storico che sarà edito
con un apparato critico introduttivo e unitamente al catalogo della
mostra in programma, viene a proseguire il percorso di valorizzazione
della figura del Molinari come artista – era detto, tra l’altro, maestro
dell’acquerello – e come personaggio di alta levatura morale, che è
iniziato nel 2004 con la Mostra Antologica ‘La pittura è una magnifica
amante’, tenutasi sempre presso l’Ecomuseo dell’Alabastro di Castellina
Marittima e sotto il patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana
(il Molinari diede un contributo decisivo alla rifondazione
dell’impianto scenografico del Maggio fiorentino negli anni ’40).
Gli eredi dell’artista-scenografo hanno costituito a Milano l’Archivio
Molinari che avrà il compito di sistematizzare e catalogare le opere
(oltre tremila) e i documenti lasciati.
Il percorso della mostra dell’estate 2007 ripercorre le vicende
personali ed artistiche di Molinari dai primi anni ’20 fino al 1962
(dalle prime esperienze veronesi ai trionfi milanesi) passando per la
fondamentale esperienza bellica. Musica, opera, bozzetti di scena, foto
d’epoca, gigantografie, scenari ricostruiti, dipinti inediti sono gli
ingredienti essenziali di un percorso nella memoria dei singoli e nella
storia dei più.
Sezioni della Mostra
La storia di Antonio Molinari:
Le origini della famiglia Molinari. Il periodo svizzero. La giovinezza a
Milano
Gli esordi scaligeri. Da Verona a Firenze.
La parentesi parigina.
L'antifascismo e la persecuzione. L'esilio volontario a Vienna. Il
Diario.
Il ritorno a Milano e la riapertura della Scala l'11 maggio 1946
La consacrazione scaligera. Gli acquerelli milanesi.
Il pittore-scenografo della Scala:
I bozzetti inediti di Antonio Molinari: capolavori della pittura.
Sezione Video:
Documenti e interviste
SCHEDA TECNICA
Titolo Mostra: 'Il pittore-scenografo della Scala.
La storia di Antonio Molinari'
Artista: Antonio Molinari
Catalogo e libro:sì in mostra
mostra: dal 7 Luglio al 30 Settembre 2007
orario: sabato e domenica 16.00- 19.30
ingresso: libero
vernissage: 7 Luglio 2007 ore 18.00
dove: Ecomuseo dell'Alabastro Castellina Marittima (PI)
ufficio stampa: C.AE.S.A.R. onlus
organizzazione: C.AE.S.A.R onlus
Direzione Artistica e cura della mostra:
Raffaela M.Sateriale e Roberto Russo
genere: arte contemporanea, personale, video installazione
email: arte@caesaronlus.it
web: www.caesaronlus.it
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